Periodo: Fine Settembre
Come ogni anno, a primavera inoltrata, si pone per noi il problema di quale meta scegliere per gironzolare un po' restando su un budget relativamente ridotto.
Questa volta è stato
www.piratinviaggio,it a toglierci d'impaccio, proponendo un'ottima combinazione volo a/r più quattro notti in Motel a poco meno di 200 Euro per la fine di Settembre, che visto il costo solitamente piuttosto alto dei voli per la capitale svedese, ci è sembrata una buona soluzione.
SI VA, PRIMO GIORNO
Partiamo con qualche informazione pratica. Siccome non le abbiamo trovate molto chiare sul web, le inseriamo qui :
VOLO E CAMBIO IN CORONE
Il nostro volo partiva da Pisa alle ore 07:05 ed è arrivato in perfetto orario alle 9:50 all'aeroporto
di Skavtsa, cittadina a un centinaio di km da Stoccolma. Le primissime info che possono essere utili, riguardano il cambio Euro-Corone e il tragitto dall'aeroporto alla città. Per quanto riguarda il cambio in moneta locale, consigliato è "
Forex" una sorta di banco preposto in cui potrete cambiare i vostri contanti in tranquillità. Controllate il tasso di cambio (attualmente attorno a 9,4) per evitare fregature, ma Forex è un servizio tutto sommato onesto e sicuro. Il nostro suggerimento è di cambiare i soldi tutti in una volta, facendo un conto approssimativo delle spese, proprio in un uno di questi centri (uno si trova subito all'aeroporto) dato che il costo di servizio è di 5 Euro più una percentuale. Noi abbiamo optato per convertire 300 Euro e ci sono state restituite poco meno di 2700 Corone, quindi, come dicevo, dovremmo avere "perso" relativamente poco credito. I centri Forex in città non sono tantissimi, ma si trovano comunque sparsi per le vie; non è difficile raggiungerli. A differenza di altre città europee, i negozi difficilmente accettano il pagamento in Euro, per chi volesse, comunque, puo' essere ottimo l'utilizzo di una carta prepagata con cui è possibile pagare praticamente ovunque, anche le spese piccoli di poche decine di corone (e quindi pochi euro).
TRASPORTO PER STOCCOLMA
La seconda dritta riguarda il trasporto Skavsta-Stockholm; a nostro avviso è perfetta la navetta-bus fornita da
Flygbussarna. Una compagnia che fornisce autobus per raggiungere Stoccolma da più punti strategici come, appunto, l'aeroporto di Skavsta. Gli autobus partono circa ogni due ore ed il biglietto può essere acquistato in loco. Noi abbiamo preferito prenotarlo online prima di partire per essere certi di non fare code e perdere il primo pullman. (che partiva venti minuti dopo l'atterraggio del nostro aereo). A/R ci è venuto a costare circa 250 Kr, un prezzo non troppo basso, ma che garantisce la certezza del viaggio, in quanto la navetta, essendo adibita proprio al trasporto dei passeggeri giunti in aereo, ci è stato detto aspetti un eventuale ritardo del volo. Inoltre il biglietto non è vincolante ad un orario, questo significa che nel caso dovessimo perdere la navetta che avevamo intenzione di prendere, possiamo attendere quella successiva che arriverà dopo un paio d'ore. Esistono anche servizi Taxi e autobus di linea per raggiungere il centro città, i primi probabilmente piuttosto cari e i secondi più "problematici" dato che dovremo essere noi a premunirci di scegliere la fermata giusta.
Il nostro viaggio in autobus è durato circa 80 minuti ed è stato abbastanza comodo anche per la presenza di Wi-Fi free sul mezzo.
Alle 11:30 ci troviamo a T-Centralen, la stazione centrale delle Metro nonché punto di arrivo e partenza della nostra navetta.
La stazione è molto grande ma gestita bene con la segnaletica; quindi, per prima cosa decidiamo di cercare una mappa della città (reperibile gratuitamente nel centro informazioni della stazione, assieme ad una serie di altri opuscoli per visitare musei, mostre e quant'altro.) La mappa presenta sia la cartina della città che info riguardanti le linee metro, veramente utilissime ed immediate nella comprensione.
MUOVERSI A STOCCOLMA
Decidiamo immediatamente di fare anche l'abbonamento di 72 ore per i mezzi pubblici, al prezzo di 230 Kr. Anche in questo caso il costo non è minimo, ma il servizio è perfetto per cui nulla da dire. La nostra carta vale per metro, tram, autobus e qualsiasi altro tipo di mezzo. Non va obliterata ma semplicemente passata nel lettore magnetico dei tornelli della metro. Dal primo passaggio verrà attivata e da quel momento esatto durerà precisamente 72 ore. Esiste una carta identica per 24 ore ed una più costosa che comprende oltre ai mezzi anche ingressi nella quasi totalità dei punti di interesse. Se avete intenzione di visitare
Moderna Museet, Fotografiska, Vasa Museum... quella è la carta che fa per voi; la nostra volontà era quella di vivere la città in quanto tale, piuttosto che spendere il nostro tempo visitando mostre, per cui abbiamo optato per l'altra.
A questo punto prendiamo la metro e subito notiamo l'efficienza negli orari e nella pulizia. Il nostro Motel (Motel L) è leggermente fuori dal centro e per raggiungerlo dobbiamo prendere una metro ed un tram, ma nulla di preoccupante, dato che è tutto compreso nella carta e grazie all'efficienza dei mezzi, in meno di quindici minuti siamo nella Hall (la fermata del tram è esattamente di fronte al Motel). Nulla da dire nemmeno per quanto riguarda l'alloggio: una spaziosissima ed elegante Hall, con tanto di macchinetta del caffè completamente gratuita dalle 11:00 alle 23:00. Personale cordiale e stanza pulita, bagno moderno, caratteristico ed efficiente. Asciugamani cambiati ogni giorno, sapone e carta igienica presenti e televisione molto grande con possibilità di selezionare la lingua inglese.
Il Check-In è previsto per le 15:00 per cui usufruiamo del deposito bagagli gratuito dell'albergo e usciamo senza entrare in camera in cerca di un "MAX" un fast-food svedese che avevamo il desiderio di provare
essendo stati incuriositi da un post di Francesca Turchi sul suo blog TRAVEL'S TALES (http://www.travelstales.it/). Lo troviamo a qualche centinaio di metri dal Motel e consumiamo il nostro primo pasto svedese. Il panino è veramente ottimo, le patatine anche. Ketchup e bibite ad oltranza, il tutto per poco meno di 90 Kr.
Soddisfatti del nostro pasto prendiamo il tram per andare a visitare Gamla Stan, la parte antica della città, situata in una delle piccole isolette che formano la capitale: ciottolato, ristoranti, pub e vicoli la rendono veramente molto caratteristica e vale la pena di perdersi al suo interno anche senza una meta ben precisa. Oltre alla bellezza intrinseca al borgo stesso, meritano uno sguardo: Stortorget, la piazza principale, in cui potrete prendere una tazza di caffè seduti al vento del freddo del nord avvolti in una coperta di pile che forniscono quasi tutti i locali in cui si prende da bere. La piazza confina con due delle altre principali attrazioni: il Palazzo Reale e la Cappella Reale (potete osservare anche il cambio della guardia, che dicono essere molto particolare e che a noi è sfuggito). Passeggiando potrete anche vedere Marten Trotzigs Grand, il vicolo che coi suoi soli 90 centimetri risulta essere il più stretto di Stoccolma, la piazza dei Pescatori, il Nobelmuseet e il Ball Court Garden (un piccolo cortile che ospita il monumento più piccolo di Stoccolma, vedi foto).
Nel complesso, il nostro consiglio è quello di segnarsi i punti di interesse e raggiungerli passeggiando, provando anche a tentativi tra i magnifici vicoli, per godersi appieno il cuore della città. In mezza giornata siamo riusciti a girare ampiamente gran parte dell'isoletta e ci è rimasto tempo anche per una visita al Parlamento (Riksdag) anch'esso molto bello e ai circostanti parchi. Si stava avvicinando l'ora del tramonto e una cosa che avevamo intenzione di fare era proprio quella di goderci un bel tramonto sul mare da uno dei molteplici punti panoramici. Abbiamo scelto di raggiungere Fjällgatan prendendo la metro e scendendo a Slussen. Dalla fermata è facilmente raggiungibile a piedi ed è situato praticamente di fronte a Fotografiska (il museo di fotografia). Il panorama è molto bello, rovinato solamente dalla presenza di una nave che ostruiva buona parte della visuale della città arrossata dal sole. E' comunque un punto consigliato per l'osservazione, che risulta sicuramente più soddisfacente in caso di visuale libera.
Le 19:00 erano ormai passate da tempo ed era quindi ora di tornare al Motel per ritirare i bagagli dal deposito ed entrare finalmente in camera.
Dopo aver fatto una doccia veloce e preso il solito fidato tram+metro, eccoci di nuovo in Gamla Stan verso circa le 21:00, questa volta molto affamati e in cerca di un locale in cui rifocillarci a prezzo ragionevole. Un'abitudine di molti paesi esteri è quella di cenare piuttosto presto e proprio per questo abbiamo avuto qualche difficoltà a trovare un locale, sia perché alle 21:30 parevano già essere in dirittura di chiusura, sia per i prezzi esposti che non sembravano dei più economici. Alla fine ci siamo fatti coraggio e siamo entrati a Cafe Kronan; un locale che potrete trovare abbastanza facilmente in una delle vie principali. I prezzi non sono quello che si possa definire economico, ma la vita lì è abbastanza cara e noi sappiamo adattarci, per cui, dopo aver notato che eravamo gli unici a dover cenare della sala ed essere stati avvisati che il locale avrebbe chiuso per le 22:30, optiamo per due zuppe al Gulash (che si riveleranno essere buone ma troppo piccanti e speziate per i nostri standard) e un secondo condiviso molto abbondante di polpette di carne, patate bollite e succo di ribes, questa volta decisamente molto buono. L'acqua è compresa e ci alziamo tutto sommato soddisfatti da tavola poco prima della chiusura alleggeriti di circa 250 Kr in due, tutto sommato una spesa limitata. La città, come già detto, sembra spegnersi molto presto la sera tranne alcuni pub mentre il freddo la fa sempre più da padrone; per cui decidiamo di rincasare dopo una breve passeggiata ma non prima di aver perso un po' del nostro tempo facendo lo yo-yo tra le varie fermate della metro.
Una menzione a parte è doverosa, infatti, per le stazioni della metropolitana, ognuna di esse decorata in maniera differente da un'artista differente. Meritano veramente la pena di un occhio, noi ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi e appena avevamo un'oretta di tempo veniva sfruttato per cercare qualcuna di queste stazioni così caratteristiche. Tra quelle viste, c
onsigliamo sicuramente:
T-Centralen, Kungsträdgarden, Nackrosen, Rådhuset, Solna Centrum sulla linea blu,
Stadion e Tekniska högskolan sulla rossa e
Hötorget e Thorildsplan sulla verde.
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Stadion |
Stremati giungiamo al Motel e dopo un buon caffè nella Hall, decidiamo di salire per riposarci, stanchi ma soddisfatti da questa prima giornata.
SECONDO GIORNO
La sveglia ci chiama abbastanza presto; ci aspetta un'altra giornata piena e per poterla affrontare necessitiamo di una bella colazione che decidiamo di consumare direttamente al supermercato affianco al nostro alloggio. I Supermarket, infatti, sono dotati di un servizio fai da te sia per quanto riguarda il pane, che caramelle ed altri dolci, tra cui bomboloni e brioches. Tre bomboloni a 25 Kr: non possiamo farceli scappare, anche visto il costo importante di una colazione in caffetteria (circa 70 Kr).
L'itinerario di oggi prevede una visita al quartiere
Norrmalm, che si raggiunge proseguendo sopra Gamla Stan. Giungiamo ad un bel parco immediatamente sul mare con qualche panchina per rilassarsi e uno stradello che costeggia l'acqua, frequentato da chi corre o porta a spasso il cane nell'aria fresca del mattino. La nostra nuova destinazione ora è lo
Stadhuset di Stoccolma, ovvero il Municipio, un edificio veramente ben tenuto e notevole alla vista, con un bel giardino retrostante gremito di turisti intenti a fotografare la bella vista della città di cui si può godere. Spendiamo un po' del nostro tempo gironzolando lì attorno e cercando di immortalarla in maniera soddisfacente.
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Stadhuset |
A questo punto siamo pronti per tornare alla stazione metro più vicina e prendere la linea per la
Biblioteca civica di Stoccolma. Scendiamo a Radmansgatan che si trova a pochi passi e con l'aiuto della cartina giungiamo all'ingresso dove possiamo constatare con rammarico che la Stadsbiblioteket non aprirà prima delle 12:00; in realtà quella che sembra una noia diventa motivo per immergerci nei prati verdi che la circondano e sederci godendo di meritato riposo. Giunta l'ora raggiungiamo nuovamente la porta ed entriamo in quella che risulta una delle biblioteche più particolari che abbia visto. In realtà, essendo comunque un luogo non turistico, l'interno non spicca per qualcosa di specifico, ma è la struttura stessa dell'edificio ad impressionare. I due piani contornati da scaffali di libri, sono stati voluti dall'architetto Asplund che la progetto' ovoidale proprio con l'idea di rappresentare l'interno di un cervello-mente umano/a.
Si sono fatte le 12:30 e la fame inizia a vincerci, per cui decidiamo di raggiungere, sempre coi mezzi pubblici, il mercato coperto di Saluhall, in cui è possibile comprare sia cibo fresco da cucinare a casa che qualcosa di pronto da mangiare in loco. La nostra sfortuna (e la nostra sbadataggine) ci fanno dimenticare che essendo domenica, il mercato non è aperto, quindi decidiamo di fare un giro lì attorno per cercare un valido ripiego. Lo troviamo in un ristorante giapponese con un ottimo prezzo fisso di 159 Kr a testa per acqua, un piatto di sushi e buffet ad oltranza. Il buffet è molto vario e tra riso, carne di più tipi, ravioli al vapore, verdure, frutta e gelati, alla fine ne esce un pranzo coi fiocchi ad una cifra tutto sommato equa per un ristorante (col cambio, circa 17-18 Euro).
Rifocillati e pronti per ripartire optiamo per una bella passeggiata e un po' di sali-scendi fra le varie fermate della metro per osservarne il design. In un batter d'occhio si fanno quasi le 17 ed è quindi tempo di raggiungere Monteliusvagen, un altro sito panoramico che avevamo intenzione di visitare. Lì il sole, a fine settembre, tramonta presto e alle 17 e pochi minuti iniziano ad esserci i primi segni di rossore. In realtà l'ora del tramonto è indicata con le 18, ma i colori sono stupendi anche poco prima.
La strada per giungere a quella bella vista, non è nulla di impossibile ed è facilmente raggiungibile da tutti e in poco tempo,basta solo trovarla! Rischiamo di perderci un paio di volte nei vicoli di ciottolato, ma finalmente troviamo il cartello e imbocchiamo la via giusta. Andando direttamente, senza perdersi in strade sbagliate, si impiegano massimo 15-20 minuti dalla stazione metro Slussen al punto panoramico. Nemmeno a dirlo, vale veramente la pena di vedere il tramonto da lì. Per noi, Monteliusvagen è stato anche più gradevole del punto di osservazione della sera precedente, principalmente perché essendo dal lato opposto, la vista non ci era impedita dall'enorme nave che ci ha infastidito la sera prima. Dopo aver goduto della vista scendiamo con l'intento di lasciarci trasportare dai vicoli della città illuminati di rosso finché non ci rendiamo conto essere ora di cena. Proseguiamo con la nostra regola d'oro: il risparmio! Che ci obbliga a scegliere per una cena al Mc Donald's dopo aver cercato invano un posto in cui poter cenare con meno di 20 Euro.
Dopo il panino siamo veramente stanchi e scegliamo di tornare al Motel in cerca di un po' di relax serale e di una tazza di caffè davanti alla quale organizzare la giornata successiva. Il nostro intento era quello di effettuare il giro dell'arcipelago fuori Stoccolma con il battello, ma, questa volta davvero sfortunati, non ci è stato possibile, dato che i nostri giorni in Svezia cadevano proprio in una delle poche settimane di stop per le visite. Da foto e recensioni ci sentiamo di consigliarlo pur non avendo visto in prima persona, dato che doveva essere uno dei nostri must del viaggio. Peccato davvero non aver potuto vedere le isolette al largo! Motivo in più per tornare in visita il prima possibile!
TERZO GIORNO
Tiriamo le tende e ancora una volta è il sole ad accoglierci. Il tempo continua ad essere bello e francamente nemmeno troppo freddo durante il giorno (il termometro oscilla tra gli 8 e i 18 gradi).
Giornata di sole, abbiamo detto, e quindi giornata perfetta per raggiungere
Skogskyrkogården ( Il cimitero nel bosco) che si trova leggermente fuori città. Prima della partenza optiamo per una colazione all'Expresso House, con due buoni cappuccini accompagnati da una fetta di torta e da un dolce tipico al profumo di cannella, il famoso Kenelbullar. Spendiamo circa 70 Kr a testa, un prezzo abbastanza elevato ma che ci aspettavamo. Per raggiungere il cimitero bisogna prendere l'autobus (linea 811) ed il nostro abbonamento da 72 ore vale anche per questo, per cui non dobbiamo sborsare nulla per la tratta. Il viaggio dura poco più di 10 minuti e la fermata è esattamente di fronte ad uno degli ingressi. Durante il tragitto si possono osservare delle villette abbastanza particolari con tetti spioventi e giardini ben curati.
Il parco-cimitero, che è stato inserito nell'elenco dei patrimoni UNESCO, è veramente molto grande e si respira un'aria leggera e pesante allo stesso tempo. Camminare fra le tombe, nel silenzio della mattina, seguendo il sentiero in ciottolato e ghiaia tracciato da file di pini fino ad arrivare al crematorio circondato da ampie colline di prati verdi: un'esperienza utile e consigliata.
Salendo sulla sommità di questi collinamenti possiamo avere una discreta vista del parco circostante e per chi volesse è presente anche sulla storia del cimitero e degli architetti che l'hanno costruito. Qualora vogliate cercarla, è qui la tomba dell'attrice Greta Garbo, ma a noi non interessava.
Dopo questa mattinata di passeggiata contemplativa, era finalmente il momento di tornare a
Ostermalms Saluhall, il mercato coperto, per assaggiare finalmente qualcosa di tipico. La fermata omonima della metro è a poche decine di metri dal luogo in cui si svolge questo mercato. Decidiamo di fare un giro di perlustrazione lanciando occhiate fugaci a prodotti e prezzi; in questo posto si può trovare veramente qualsiasi prodotto commestibile locale e alla fine, il rapporto quantità/qualità-prezzo ci fa sedere ad assaggiare un bel piatto di stufato di carne selvatica (alce, renna, cinghiale). Ancora una volta apparentemente la buona sorte non ci sorride, stufato finito e così decidiamo di virare per dei pancakes di patate con carne mista selvatica e della marmellata di ribes: mai scelta fu più azzeccata. Un piatto veramente buono e decisamente abbondante che ci permette di alzarci sazi con una spesa di circa 115 Kr.
Altro giro tra i prodotti esposti e ci dirigiamo verso il mercato delle pulci di Hotorget dove si può passeggiare tra mille banchetti colorati che espongono merci di ogni tipo, dalla frutta fresca agli oggetti d'antiquariato, cd e vecchi strumenti e vestitini molto vintage.
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Mercatino delle pulci Hotorget |
Dopo esserci persi tra le offerte del mercatino ci tuffiamo in metro per riemergere a Kungstradgarden dove ci aspetta una bella passeggiata di qualche chilometro per raggiungere
Djurgarden, il parco reale. In realtà la linea 7 del tram, ti permette di scendere di fronte all'ingresso del parco e di proseguire anche all'interno, dato che l'estensione ste
ssa del parco (279 ettari di superficie) non permette di girarlo tutto a piedi agevolmente. All'entrata del parco si possono anche noleggiare biciclette con tariffa oraria o giornaliera ed è al suo interno che troverete anche l'ingresso per il
Vasa museum e per il museo/zoo all'aperto
Skansen. La no
stra scelta è quella di raggiungere l'isoletta a piedi in modo da poter anche fare una sosta sul ponte Skeppsholmsbron, quello con le famose corone dorate. All'ingresso del parco decidiamo di fare il primo tratto a piedi per poi salire sul tram e proseguire fermandoci secondo sensazione ad una fermata piuttosto che ad un'altra.
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Djugarden |
Il pomeriggio passa rapido sotto il sole ma è presto e abbiamo il tempo anche per immergerci in un sentiero che entra nella boscaglia più fitta, in cerca di qualche leprotto, e di fermarci a rilassarci in un piccolo parco giochi di fronte ad un minuscolo labirinto circolare di siepi.
Si sono fatte ormai quasi le 17 e noi non vogliamo rinunciare al nostro appuntamento fisso con un qualche punto panoramico per osservare il bellissimo tramonto sulla città, il nostro ultimo,purtroppo.
La nostra intenzione è di tornare a Monteliusvagen, come la sera prima, per godercelo con più calma fino all'ultimo. L'aria fresca della sera non ci fa desistere ed assistiamo quindi ad un bellissimo tramonto in compagnia di un giovane fotografo professionista con tutta l'attrezzatura necessaria per immortalare al meglio il momento.
Riteniamo di aver goduto appieno dell'attimo e rincasiamo sfruttando la solita metro per darci una lavata e tornare a cenare in Gamla Stan. Facciamo un salto per scrupolo nella piazza principale, ma i prezzi sono veramente troppo elevati (20 Euro per un primo, oltre i 25 per un secondo) e quindi ci ritroviamo al Cafe Kronan, il locale in cui siamo stati serviti bene due sere prima.
Io torno a provare nuovamente la zuppa, questa volta pero' di broccoli, mentre Arianna opta per una focaccia con prosciutto, mozzarella, pomodori secchi accompagnati da una coloratissima insalata, come secondo torniamo sulle polpette di carne con patate che tanto ci sono piaciute la volta precedente. Questa volta il conto è leggermente più salato ma si attesta comunque attorno ai 30 Euro in due, quindi tutt'altro che esagerato.
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Tipica cena svedese |
Usciamo dal locale soddisfatti. Il vento freddo è sempre lì ad attenderci, ci ripariamo nelle giacche e dividiamo il tempo restante della serata tra passeggiate ad osservare i riflessi dell'acqua e tira e molla tra una fermata e l'altra della metropolitana.
Rincasiamo ancora una volta stanchi e felici con la necessità di dover iniziare, ahimè, a preparare le valigie per la partenza del pomeriggio seguente.
QUARTO GIORNO, E' TEMPO DI RIENTRARE
Ci leviamo da letto e prepariamo il necessario per la partenza. L'abbonamento per i mezzi pubblici, infatti, scade alle 12:00 ed il nostro intento è quello di muoverci fino a quell'ora con i mezzi per poi restare nei pressi di T Centralen (da cui partirà la nostra navetta) da mezzogiorno, in modo da non dover pagare ulteriori biglietti per gli spostamenti.
Sfruttiamo le ultime ore di abbonamento per visitare le restanti stazioni Metro (vedi sopra le stazioni da visitare) e torniamo a goderci il viavai della piazza principale della città con il pavimento bianco e grigio. Distrutti ma soddisfatti dei 4 giorni appena trascorsi saliamo sulla navetta che ci porterà in aeroporto. Destinazione: Casa.